Ciao sono Teresa, mi occupo di Alta sensibilità nell’ambito familiare.

Come coach seguo i genitori altamente sensibili in un percorso di crescita personale che gli permetterà di passare da una condizione di disallineamento tra il loro mondo interno e il mondo esterno ad avvertire e considerare la propria Alta sensibilità come un centro dal quale partire per costruire una vita coerente con i propri valori e un clima famigliare rispettoso e accogliente dei bisogni di ciascuno.

Quando sono diventata mamma a 26 anni ho compreso, con dolore, che non avevo idea di chi fossi.
Emma, mia figlia, mi ha messo di fronte alla consapevolezza che non mi conoscevo e non mi volevo bene.
Ero talmente frammentata internamente che sentivo prepotentemente l’urgenza di preservare, invece, l’integrità di mia figlia. Però non sapevo come.
La mia risposta è stata studiare e immergermi in un lavoro sulla mia persona; perché sono convinta che si educhi soprattutto per come siamo e per conoscerci nel presente dobbiamo prima recuperare la memoria del bambino che siamo stati.
Ho svolto, in quei primi anni, molti corsi riguardanti l’educazione nella prima infanzia, con un interesse particolare per le neuroscienze. Pian piano ho iniziato a lavorare assieme agli adulti perché è nella relazione tra il genitore e il bambino che si compie la possibilità di donare a quest’ultimo una base sicura e all’adulto la letizia di riabbracciare la propria verità (rincontrando il bambino che era).
Scoprire e riconoscermi nel tratto dell’Alta sensibilità è stato ciò che ha reso possibile l’incominciare a rimettere insieme i tanti pezzettini che costituivano la mia interiorità. Ha dato una spiegazione a tanti avvenimenti rimasti incompresi fino ad allora che finalmente potevo contestualizzare e legittimare.
Però scoprire come funzioniamo non basta a togliere tutta la fatica di reimparare a vivere tenendo conto delle nostre peculiarità e il divenire genitori porta con sé un carico di incertezze, doveri e scelte, che spesso possono fare vacillare; portando a perdere la bellezza di questo tempo donato che è l’infanzia dei nostri figli.
Mi sono guardata molto intorno per cercare aiuti e indicazioni che facilitassero questo ingresso nel mondo dell’Alta sensibilità essendo già genitore, ma non ho trovato qualcosa che rispondesse in modo efficace a tutte quelle aree che spesso corrispondono alle maggiori fatiche di un HSP così ho deciso di realizzare io quello che avrei voluto incontrare all’inizio del mio essermi riconosciuta come persona altamente sensibile con una bambina piccola (altamente sensibile a sua volta).
Ho frequentato un master in Parent Coaching per acquisire strumenti concreti da utilizzare e donare ai genitori che vogliono camminare con me e subito dopo mi sono diplomata al corso HST 2021 tenuto dalla Dott.ssa Elena Lupo, così da dare una struttura a tutte le conoscenze accumulate sull’Alta sensibilità.
Da queste ultime due esperienze è nato il percorso per genitori altamente sensibili che unisce il mio desiderio di mettermi al servizio dell’altro, la “fame” inesauribile di conoscenza che ho e la forte volontà di permettere a ognuno di ritrovare e vivere la propria autenticità. Se hai piacere di approfondire questa mia “mission” puoi leggere la storia del logo qui.
Credo fortemente che per fare del bene ai bambini di oggi ci sia bisogno di guardare quelli di ieri. Nella pagina del percorso che ho creato te ne parlo in modo più approfondito, considerando l’influenza che ha avuto in noi l’essere stati bambini altamente sensibili.
Ho letto nel libro “Un’estate con la strega dell’Ovest” di Kaho Nashiki questa frase:
“…una vita serena, in cui il cuore e il corpo [e la mente, aggiungo io] non dovevano essere sempre pronti a combattere”.
Il mio fine è dare inizio a questa possibilità nella vita dell’altro!

Alcune cose su di me:
abito a Udine, in Friuli Venezia Giulia, ma sogno di spostarmi sulle montagne. Ho compreso negli ultimi anni quanto il rapporto con la natura e il luogo in cui abito abbiano influenza su come sto. Mentre aspetto questa possibilità di cambiamento riempio la casa di piante sotto lo sguardo incredulo ma paziente di mio marito. Vorrei un giorno un giardino così grande e quieto da poter ospitare diversi animali, tra cui almeno un asinello, perchè con gli animali ho sempre vissuto la letizia di comunicare senza difficoltà e il loro amore mi ha insegnato ad apprezzarmi.
Sono attratta da chi sa usare le parole e il senso critico questo anche perché ho un forte senso della giustizia che sostiene ogni mio gesto. La leggerezza è una risorsa che sto imparando a usare.
Vivo la dicotomia di amare l’umano tanto da volermi immergere nel mondo per conoscerlo a fondo ma allo stesso tempo agogno il ritiro dentro me stessa per comprendere il significato di quello che ho scoperto. In questo, viaggiare “a modo mio”, è il compromesso che ho trovato per conoscere le sfaccettature della realtà. Mio marito spesso mi ricorda che la vita circondata da boschi e animali mal si concilia con la mia sete di vedere il mondo ma forse anche lui non ha capito ancora le due nature che cercano di convivere dentro di me.
Se devo dire chi sono, questa frase di Elaine Aron riassume abbastanza ciò che mi muove: