Valori e bisogni

Cosa sono, da dove partire per riconoscerli

“Nella liberazione affettiva ci assumiamo pienamente la responsabilità dei nostri sentimenti in quanto sono l’espressione dei nostri bisogni”, Marshall Rosenberg

Ho scelto queste parole di Rosenberg per introdurre il tema dei bisogni e dell’importanza che ha crescere nella consapevolezza di sé per poter attuare scelte in linea con i propri valori e diventare così protagonisti della vita che si sta attraversando e non spettatori passivi.

Leggevo un libro anni fa, del quale non ricordo il nome, dove era descritta la scena di un uomo che assisteva a una partita di calcio seduto sugli spalti. La partita giocata però era la sua vita. Lui vi partecipava nutrendosi dei commenti e delle direttive ricevute da altri, ragionando su azioni di gioco ormai passate, senza pensare che poteva scegliere di alzarsi e intervenire per determinare il risultato della SUA partita.

Quando non conosciamo intimamente i nostri bisogni e, ancor più, i nostri valori, viviamo la situazione descritta:

agiamo nel mondo con l’illusione di star scegliendo la nostra strada ma in realtà seguiamo il solco già tracciato dai nostri mandati famigliari, o dall’opinione pubblica, da ciò che altri decidono giusto per noi. E proviamo rabbia, risentimento e frustrazione: sentimenti confusi che però impattano negativamente sulla qualità del nostro presente.

Ma cosa sono i valori e i bisogni e come posso capire quali mi definiscono?

I bisogni sono il motore alla base di ogni nostra azione e comportamento messo in pratica. Dietro i gesti o il comunicare, anche più meschino, c’è il desiderio di corrispondere a un bisogno importante per la persona: provo rabbia verso il mio compagno che non presta attenzione, perché il mio bisogno di ascolto, di vicinanza, di accoglienza e connessione è insoddisfatto. Quando un bambino fa i cosiddetti “capricci” sta cercando di comunicare, con i mezzi limitati che derivano dall’immaturità del cervello e delle sue esperienze, i bisogni vivi dentro di lui.

Culturalmente non vi è stata un’educazione che aiutasse nell’identificazione dei bisogni, anzi, la maggior parte delle persone vive ignorando questo aspetto. È da questa inconsapevolezza che nasce la pretesa verso gli altri: si è portati ad aspettare che la soddisfazione di ciò avvertiamo arrivi dall’esterno.

Nel momento in cui, invece, si diventa consci dei propri bisogni, ce ne possiamo assumere la cura, riacquistando potere sulla vita e sulla propria felicità.

Nell’esempio del bambino quindi, la colpa della frustrazione e delle azioni nate da essa che io, genitore, provo non è causata da lui. Le sue azioni possono fungere da stimolo e trovare una corrispondenza di dolore o rabbia in me ma queste sensazioni parlano di un mio bisogno insoddisfatto (di calma, serenità, riposo, armonia…).

Accorgermi di questo è una grande liberazione perché io posso scegliere come reagire, come rispondere, il mio benessere non è più in mano ad altri ma torna in mio potere.

Non carico più gli altri, compreso il mio bambino, del potere di compromettere o meno il mio benessere con le azioni che esercita ma scelgo di guardare cosa quell’agire ha smosso in me, quali miei bisogni non sono soddisfatti e rifletto su come posso porvi rimedio.

Per me questa è la rivoluzione più grande e bella che ci sia! E in quest’ottica posso incontrare l’altro, entrare in relazione con lui- anche durante i conflitti- rimanendo autentico.

Fare questo lavoro di accogliere i miei sentimenti, comprendere di quali bisogni vivi in me stanno parlando e poi agire, permette di creare quello spazio di tempo necessario per non reagire agli eventi ma per “agire con intenzione” ( ricordiamoci che l’Alta sensibilità è stata chiamata all’inizio “alta reattività”).

Se vuoi iniziare a familiarizzare con gli innumerevoli bisogni che smuovono il cuore dell’uomo ti consiglio di cercare l’elenco stillato da M.Rosenberg nel libro “Le parole sono finestre (oppure muri)”. Puoi provare a leggerli e vedere quali risuonano di più in te. Nelle occasioni di fatica puoi tornare a quell’elenco per cercare (anche a posteriori) di quali bisogni sentivi l’urgenza così da iniziare a scoprire cosa è importante per te e in questo modo anticipare le possibili situazioni di fatica o trovare strategie per attraversarle nella modalità più funzionale.

I bisogni vengono determinati dai nostri valori, ovvero ciò che ci guida ed è più prezioso per noi in quel determinato momento che stiamo vivendo.

Non sempre quelli che crediamo essere nostri valori lo sono veramente. Può darsi che stessimo inseguendo valori nati dall’idealizzazione di certe situazioni che però non desideriamo sul serio o non sono ciò che è giusto per noi; ma questo lavoro di scoperta ha bisogno di essere accompagnato, da soli è molto difficile smantellare le credenze limitanti che ci portiamo dietro come zavorre.

Parti dai bisogni,

più si diventa consapevoli del proprio mondo interiore, più si posso gestire meglio le reazioni emotive e quindi creare attorno a sé un ambiente armonico e rispettoso.

Se vuoi lavorare con me su questi temi ti rimando alla pagina del percorso e dei contatti, un abbraccio e buona avventura di riscoperta!

Teresa

Pubblicità

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...