Il tratto dell’Alta sensibilità è stato rilevato in più di 100 specie animali. Cosa significa questo? Che esiste perché ha un preciso ruolo evolutivo.
Questa volta, per parlartene, userò il libro:
“Una bimba… sottovoce” di Peter Carnavas

Trama
Mary formula pensieri sottovoce, si prende cura degli altri (in particolar modo di chi è più fragile), ha un’attenzione particolare per l’ambiente e il riciclaccio che manifesta creando dei curiosi manufatti artistici! La sua grande capacità di osservazione, che nasce dal silenzio, le fa amare e approfondire la realtà attorno a sè, ma non riesce a esprimerlo.

Esperienza comune
In questa parte del libro è accennato un percorso vissuto da molte persone altamente sensibili: l’incapacità di esternare quello che dentro è così chiaro e il tentativo di snaturarsi per “essere come gli altri”. Tentativo che, rivelatosi fallimentare, si trasforma nella scelta di sprofondare nell’invisibilità, dove almeno si può rimanere fedeli a se stessi.

Ma cosa accade nella seconda parte del racconto?
Per ritrovarla, le persone attorno a lei iniziano a fare silenzio (proprio come Mary) e così possono accorgersi di tutto ciò che prima non riuscivano a vedere!

Insegnamento
In cinese mandarino la parola “sensibile” viene tradotta con “persona che comprende”. Raramente nella storia le persone altamente sensibili hanno ricoperto ruoli di leadership, più che i re erano i consiglieri, i filosofi, le persone indispensabili per “prendere la decisione corretta”.
La nostra funzione all’interno del gruppo sociale risiede proprio nella capacità, particolarmente veloce e intuitiva, di elaborare le situazioni e di creare connessioni e associazioni tra concetti.
Questo perché immagazziniamo innumerevoli dati sensibili, abbiamo una soglia di attenzione e allerta più sviluppata e possediamo una capacità di pensare ramificata.
L’empatia ci predispone alla cura e al servizio. La forte spinta etica, il senso di giustizia, la ricerca di un significato profondo nelle cose, ci rendono portatori di valori grandi e utili per il mondo!
Come Mary, possiamo diventare occasione di una crescita personale anche negli altri.
