Accompagnare il cambiamento dei bambini

Oggi ti presento un libro che illustra l’atteggiamento da assumere per aiutare i bambini a fare quel passo di sicurezza e autonomia che sostiene la loro autostima. Il volume in questione è:

“L’amico del piccolo tirannosauro” di Florence Seyvos e Anaïs Vaugelade

L’incipit è tragicomico: un cucciolo di T-Rex desidererebbe moltissimo avere un amico ma non riesce nel suo intento perché prima o poi, spinto da una fame terribile, li mangia tutti.

Finché un giorno arriva nella foresta un topolino straniero che lo sente piangere, Mollo. Il dinosauro cerca di persuaderlo a lasciarlo solo ma il topolino è determinato a fargli compagnia così escogita un piano per rassicurare il cucciolo.

È in questa parte che si svela la genialità del libro.

Stratagemma

Il topo gli racconta, infatti, di potersi rendere disgustoso tramite una formula magica, così facendo riesce a convincere il tirannosauro a poter resistere il tempo necessario a preparargli una torta che soddisfi la sua grande fame.

Poi prosegue nel suo intento allungando i tempi di preparazione della torta il giorno dopo (in questo modo da una parte allena la resilienza del cucciolo, dall’altra gli dimostra che può riuscire a farcela, rafforzando la sua autostima) e anche quando viene quasi divorato, Mollo continua a ripetere al dinosauro: 

<<Ho fiducia in te, stai facendo progressi>>; sottolineando il positivo.

La scena si ripete il giorno seguente: la torta cuoce più a lungo e il topolino avverte l’amico che non ha intenzione di pronunciare la formula magica per risultare immangiabile.

L’ultimo giorno Mollo si presenta con il braccio ingessato; non può preparare la torta. Questo spinge il dinosauro a proporsi come sostituto, purchè il topolino gli spieghi come fare.

È così che prepara la sua prima torta al posto di divorare il suo amico! 

Qui si svela il colpo di scena. Mollo non ha veramente male al braccio ma ha scelto di attuare quella messa in scena per dare la possibilità all’amico di compiere l’ultimo passaggio importante: scoprire cosa gli corrisponde di più, mangiarlo o trovare una strategia alternativa?

Infatti perché un cambiamento avvenga sul serio (e persista) ci vuole tempo e pazienza ma soprattutto questo si attua per affezione, perché ci si sente sostenuti dalla fiducia incrollabile di un altro.

Ed ecco che “l’allievo” si ritrova a compiere, spontaneamente, gli stessi gesti di comprensione e affetto ricevuti. 

Insegnamento

Mi piace molto questa storia, perché “la fame vorace e incontrollabile” del dinosauro può essere tutto ciò che risulta più faticoso nella gestione dell’emotività dei nostri bambini.
Penso, per esempio, alla rabbia.
E loro lo sanno, ci si rivedono e notano anche come sia chiaramente espresso che questo non è voluto dal dinosauro ma che anzi lo fa soffrire, proprio come accade a loro.

Nell’amicizia tra i due animali è mostrata una strada sia al genitore che al bambino, perché volere bene non è sostituirsi all’altro nella fatica ma stargli accanto mentre la attraversa!

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